Il fotoringiovanimento sfrutta le proprietà della luce pulsata, che agisce in profondità determinando la riduzione delle iperpigmentazioni cutanee come, per esempio, quelle legate al crono ed al fotoaging a livello del viso, delle mani e del collo.
L’energia luminosa dapprima scurisce le macchie che, nel giro di circa due settimane, si desquamano e lasciano il posto a pelle rigenerata.
La luce pulsata viene inoltre utilizzata per la distensione delle rughe: alcune lunghezze d’onda impiegate, infatti, agiscono stimolando la formazione di nuovo collagene.
Infine, con la luce pulsata si possono trattare i capillari (più correttamente detti teleangectasie) visibili sul viso (couperose) e sul corpo; in questi casi il calore generato dal raggio di luce, indirizzato alla giusta profondità, riscalda l’emoglobina all’interno dei vasi che di conseguenza si restringono e diventano molto meno visibili o scompaiono del tutto alla vista.